Come funziona la pillola
Gli ormoni sono sostanze molto potenti.
Interferire con il loro funzionamento vuol dire cercare guai, specie per le donne. La psiche di una donna é intimamente collegata al suo flusso ormonale mensile.
Gli ormoni non solo dirigono e determinano i processi fisiologici, ma influenzano anche gli stati emozionali e psicologici. Oltre a controllare lo sviluppo e la funzione sessuale, gli ormoni aiutano anche a controllare la crescita e lo sviluppo muscolare, regolano il sistema digestivo, i livelli di zucchero nel sangue la pressione sanguigna e l’equilibrio idrico.
Gli ormoni conservano anche la chiave delle sensazioni soggettive e dei cambiamenti nella chimica del sangue collegata allo stress. Gli squilibri ormonali non solo creano miriadi di problemi di salute e malattie, ma possono anche minare l’autostima, il senso di benessere, l’equilibrio emozionale e l’acutezza mentale.
I due ormoni principali nel corpo di una donna sono l’estrogeno ed il progesterone. La natura ha combinato questi due ormoni perché lavorino insieme con tempismo ed equilibrio squisiti.
L’estrogeno, che viene prodotto nella prima metà di un ciclo, é responsabile dello sviluppo sessuale femminile: crescita del seno, sviluppo del sistema riproduttivo e forma del corpo femminile. Stimola anche la crescita di cellule che preparano il tessuto endometriale per la fecondazione mensile. Particolarmente sensibili all’estrogeno sono il seno, l’utero e le ovaie, come pure la pelle.
Il progesterone ferma l’effetto dell’estrogeno sulla rapida crescita delle cellule. Sviluppa anche il tessuto proliferativo dell’utero, assicurando l’impianto di un ovulo fertilizzato (si tratta dell’ormone progestinico). Il progesterone é noto come la madre di tutti gli ormoni dato che l’estrogeno (che é in realtà composto da tre generi: estradiolo, estrone ed estriolo) ed il testosterone derivano tutti dallo stesso. Il progesterone non é solamente un ormone sessuale: é anche coinvolto in modo complesso nel mantenimento di molte altre funzioni fisiologiche vitali.
Nel 1836, un chirurgo di nome Cooper pubblicò le sue osservazioni sull’influenza dello stadio del ciclo mestruale sulla velocità di crescita e divisione delle cellule del tumore al seno. Esse proliferavano più rapidamente nella prima parte del ciclo, quando le ovaie secernono estrogeno. Nel 1896 il Lancet riportava gli esperimenti di Beatson che aveva tolto le ovaie a donne con tumore al seno, facendo retrocedere la loro malattia già avanzata. Nello stesso tempo venne scoperto che le secrezioni della cisti gialla nell’ovaia impedivano il rilascio di qualsiasi altro ovulo, una volta iniziata la gravidanza. Ciò diede l’idea che l’estrogeno ed il progesterone avrebbero potuto essere usati come anticoncezionali.
Nel 1932 era noto che negli animali da esperimento gli estrogeni e le progestine potevano causare tumori al seno, all’utero, alle ovaie ed alla ghiandola pituitaria, ma i piani per la produzione di ormoni sessuali erano già avanti.
Gli ormoni interni di un corpo sono endogeni, mentre quelli provenienti dall’esterno, ingeriti col cibo e prescritti come medicina, sono esogeni. La maggior parte degli estrogeni, sia naturali ed endogeni, che sintetici ed esogeni, come il Premarin, agiscono proprio come gli estrogeni, hanno la stessa azione e si fissano ai recettori di estrogeno. Tutti gli ormoni esogeni tendono a creare uno stress biochimico.
Quando una donna é incinta, i livelli di estrogeno e progesterone si alzano e la produzione di altri ovuli viene arrestata. I livelli ormonali continuano a salire durante la gravidanza, segnalando al cervello di smettere di secernere ormoni che stimolano la produzione di ovuli. Gli ormoni della pillola contraccettiva imitano questa azione e ingannano continuamente il cervello facendogli pensare che la gravidanza sia avvenuta, e quindi sopprimendo l’ovulazione.
I contraccettivi orali di oggi sono composti di dosi variabili di combinazioni di estrogeno-progestina (la pillola combinata) oppure prodotti di sola progestina (la mini-pillola oppure innesti come Depo-Provera). La pillola ferma letteralmente le mestruazioni. Perdite di sangue si verificano ogni mese perché gli ormoni sintetici non vengono presi per sette giorni del ciclo. Le perdite che si verificano dovrebbero chiamarsi, più esattamente, “perdite da privazione”, non mestruazioni.” In effetti, non c’é niente di naturale nel prendere la pillola.
L’azione della pillola in realtà “castra” una donna interrompendo il suo ciclo riproduttivo naturale, a volte danneggiando permanentemente le sue ovaie ed anche causando sterilità. In modi diversi, le varie combinazioni della pillola segnalano al cervello di cancellare l’ovulazione.
Inoltre, tutte le formule della pillola causano alterazioni al muco cervicale. Esso può diventare più spesso e quindi rendere più difficile allo sperma di passare attraverso il collo della cervice. Ciò presenta delle difficoltà ovvie quando una donna decide di smettere di prendere la pillola nella speranza di restare incinta.
Sia le formule di sola progestina che quelle di estrogeno-progesterone causano alterazioni al tessuto dell’utero, cambiando la natura proliferativa dell’endometrio, che é fatta per accettare e nutrire un ovulo fertilizzato, in un endometrio secretore, che é un tessuto sottile, senza vascolarizzazione, fisiologicamente inadatto a ricevere e nutrire uno zigote.
La pillola porta anche dei cambiamenti al movimento delle tube di Falloppio che possono alterare il tempo necessario al passaggio dell’ovulo e ridurre quindi la possibilità degli ovuli di essere fertilizzati.