Anticoncezionale e ictus: la denuncia alla bayer di una ragazza francese
Come si legge nell’articolo IlFatto “Nel frattempo la Haute autorité de santé (Has), autority pubblica indipendente della salute, ha rilevato in un rapporto che «il servizio medico reso da questi contraccettivi è insufficiente e si rileva un rischio di trombosi venose doppia rispetto alle pillole di seconda generazione».
Marion Larat – primo caso francese di ictus causato dalla pillola contraccettiva – soffre di emiplesia, afasia ed epilessia; ha problemi nell’espressione orale e a livello motorio. La causa principale è da ricercare nella disinformazione legata all’assunzione di queste compresse ed ai rischi correlati. Nel caso di Marion – si legge nell’articolo – “dopo l’ictus, alcune analisi hanno rivelato che la giovane donna è affetta da un’anomalia genetica: è portatrice del fattore V di Leiden, una variante della proteina fattore V umana, che aumenterebbe il rischio di trombosi venosa. Nessuno però l’aveva messa in guardia sui rischi della pillola “Meliane” al momento di prescriverla, né è stata sottoposta ai controlli sui fattori di coagulazione. Fra l’altro nel 2006, quando si è consumato il suo dramma, i rischi di trombosi venosa di quella pillola di terza generazione non figuravano neppure sul foglietto illustrativo dell’anticoncezionale: avvertenza che è stata introdotta solo in seguito”.
Intanto anche Pierre Markarian, padre di Théodora, morta a 17 anni alla fine del 2007, si appresterebbe a fare causa contro la Bayer, giudicata responsabile del decesso della figlia. Poche settimane prima della sua scomparsa, Théodora stava già male. Ai genitori non aveva detto che aveva iniziato a prendere la pillola. Era andata in ospedale e aveva fatto delle analisi del sangue. Il padre le ha recuperate. Ed è venuto fuori che pure Théodora era affetta dalla sindrome di Leiden.
Per Jean-Christophe, avvocato difensore di Marion Larat, bisogna «sensibilizzare la popolazione ai pericoli di questo tipo di anticoncezionali». Perché – si chiede – le pillole di terza e quarta generazione, che sono più costose, più pericolose e non sono più efficaci delle precedenti restano ancora sul mercato?». I futuri processi in Francia cercheranno di trovare una risposta anche a questa domanda.
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